sabato 18 settembre 2010

A proposito di matrimonio

Il giorno del matrimonio è il giorno che ogni donna aspetta, è il giorno che ogni donna ritiene il giorno più importante della sua vita, è il giorno che ogni donna vuole perfetto. Cosa ne penso io del matrimonio? Non ci ho mai creduto. Ho sempre pensato che due persone che si amano davvero non hanno bisogno di un qualcosa di scritto che rafforzi il loro legame. Qualcuno dice che è anche una questione di sicurezza, di soldi, di eredità, di questioni legali e fiscali. Pare essere tutto più comodo. No, a me questo non interessa. Devo sposare una persona per avere certezze economiche? Per tutelare il futuro di eventuali figli? No, secondo me non funziona così. L'unica cosa che può tutelare dei figli è avere due genitori che si amano, null'altro. Non serve davvero nient'altro. Il matrimonio però, bè, dovrebbe essere davvero un giorno fantastico. I vestiti da sposa mi piacciono tantissimo, mi piacciono quelli semplici e lunghissimi, bianchi ovviamente. La chiesa piena di fiori. Ricordo un matrimonio a cui sono stata quando ero piccola: la chiesa era piccola e a picco sul mare, al posto dei fiori tutto era decorato con dei limoni, era davvero splendido. Nonostante i tanti anni passati ricordo ancora perfettamente quel posto. Diciamo che di un matrimonio quello che mi piace è la parte scenica. Ho voglia di mettermi un vestito da favola, ho voglia di scegliere i fiori e ho voglia della festa post cerimonia. Quello che non mi piace è il suo significato e quello che comporta. Quello che non mi piace è l' idea di dire questo è mio marito. Anche i preparativi devono essere un incubo: girare per mille posti, avere madre e suocera che ti stanno dietro ogni secondo e che cercano di darti consigli. I confetti, le bomboniere, la lista nozze, gli invitati. No grazie. E poi mi immagino la mattina del grande giorno. Tu ti svegli e sai che stai andando a fare un passo gigante della tua vita, un passo che non ti permette di tornare indietro, o che per lo meno non ti permette di tornare indietro fino in fondo? Pensaci, pensaci bene a quello che stai andando a fare. Io non ce la farei, io scapperei. Tu quella mattina sei sicuro di voler passare tutta la vita con quella persona? Ne sei davvero sicuro? Sei sicuro di volere una famiglia con quella persona? Sei sicuro che la vostra sarà una famiglia felice? Sei sicuro che non farai soffrire i tuoi figli? Sei sicuro che non tradirai? E che non verrai tradito? No, io fossi in te non sarei così sicuro. E nonostante tutta questa mia poca fiducia, quando sono a un matrimonio mi emoziono e piango.

2 commenti:

Vale ha detto...

hai dimenticato una cosa Maddy che nel nostro stupido paese se per sfiga il tuo compagno finisce in ospedale e non siete sposati non puoi avere notizie perchè "non sei un familiare". E' una questione più di diritti che doveri e la paura di non poter rimanere uniti quando serve. Per il resto cambi solo definizione, ma è uguale a prima! Pronta per il 21 dicembre?

Mad ha detto...

già.. in che postaccio siamo nate!...mmm vediamo se il 22 dicembre sarà uguale al 20! Non vedo l'ora di piangere al tuo matrimonio valeeeeee!!!