sabato 24 luglio 2010

Piccoli per sempre

A Pavia tira un bel vento, sembra quasi di essere al mare. Le foto e i poster di camera mia svolazzando fanno un rumore piacevole contro la parete. I gatti tirano un sospiro di sollievo, più che dal gran caldo, dal gran freddo che mia madre crea con il condizionatore. Io ho dormito fino a poco fa, mi sono addormentata sul divano leggendo un libro. Ho sempre sonno, ma questa volta il mio crollo pomeridiano è giustificato dalle poche ore di sonno di questa notte.
Ieri faceva ancora caldo e l'afa non faceva respirare. Non avendo io nulla da fare mi sono messa a pensare e, avendo tutto il tempo solo per pensare, ci si può concedere qualche fantasia o qualche pensiero assurdo, inutile. Io ieri stavo pensando che non voglio diventare grande. Non che non voglio invecchiare, che proprio non voglio diventare grande... anzi, non è vero, ho pensato anche che non voglio invecchiare. Non ho voglia di dovermi assumere delle responsabilità, non ho voglia di sentirmi dire "ormai sei abbastanza grande per fare questo", non ho voglia di sentirmi dire "sei maggiorenne e vaccinata". Non penso che la mia sia una questione di immaturità, penso che sia piuttosto una sorta di difesa. Difesa da cosa poi non lo so nemmeno io, so solo che io la sento come una difesa. Quando si è piccoli tutti si prendono cura di te ed è bellissimo e forse è ancora più bello quando inizi a fare da solo le cose, ma quando passi dall'altra parta, ovvero quello che accudisce e aiuta qualcuno vuol dire che sei diventato grande, che ormai sei un adulto e che devi assumerti non solo le tue responsabilità ma anche quelle degli altri. Io non voglio. Non sono brava a gestire me stessa, figuriamoci qualcun' altro. A volte non riesco a prendere una decisione su quello che devo fare io, figuriamoci aiutare qualcun'altro a prenderla.
Ho 22, forse 23 anni, mi sono laureata, in teoria dovrei essere più dalla parte dei grandi che da quella dei piccoli. Invece no, io mi sento dalla parte dei piccoli e forse ci voglio restare. E poi, parlando di cose molto più materiali e ovvie... il decadimento fisico... no, no, no, non voglio guardare il mio corpo e invidiare il fisico delle ventenni, non voglio un uomo che guarda le giovani, belle, toniche e poi sorridendo e magari dandomi un bacio mi dica "amore sei molto più bella tu". Non voglio. Voglio restare nel mio corpo da ventenne che già ha bisogno di abbastanza cure e attenzioni e non voglio invecchiare.
Sarà paura, sarà la sindrome di peter pan, sarà quello che volete... io non voglio crescere. Non sono ancora abbastanza forte per farlo.

3 commenti:

chiara ( nn so se sto facendo giusto ) ha detto...

...wow! commento solo per farti respirare n'è!!! non montarti la testa!!!quanto meno occupi tempo senza pensare..
allora vediamo..

La domanda stupida che mi rimbalza in encefalo è: la seconda parte del tuo pensiero è in qualche modo legata alle mie frasi di giovedì sera del tipo "Da vecchia mi rifaccio tutta e se non basta mi faccio pure il chirurgo plastico!! " ??
( a questo punto tocca a salvo scegliere se darsi o meno alla chirurgia plastica..!! :D uomo avvistato.. ^^ !! ) ..
per il resto,per esperienza dico che nonostante certe volte si sia obbligati a crescere, anche quando non si vorrebbe, dentro si rimane sempre piccini.. probabilmente sono due processi inversi e simultanei:più una persona si grava di responsabilità, più tende a "ringiovanire" nello spirito..
E'un bisogno inviolabile: come se si dovesse ricevere affetto e protezione per colmare quello che si è offerto ad altri,ma soprattutto per continuare a poterlo offrire..qualcosa del tipo.. non così semplice da spiegare..
del resto l uomo è 1 animale sociale..che vive nella condivisione e per condividere..se non lo fà sconfina nella triste depressione..
ognuno di noi avrà, si spera, qualcuno nella vita che lo faccia sempre sentire indifeso e bisognoso di protezione.. forse è l amore stesso che ci rende indifesi..amore in senso lato:Amici,marito,figli,famiglia..non c'è come non avere segreti e affidarsi ad altri per essere attaccabili..
però di recente ho pensato e capito che quello che sono adesso sempre sarò..anche se con qualche ruga in +..cambia l'apparenza..ma io sarò sempre io..orrenda e flaccida ma io! e se niente di inumano fino ad ora mi ha cambiato forse, dico forse, niente mi cambierà, entro i limiti.. :D

senza andare troppo nello specifico farò 1 esempio burino che mi compete in quanto montagnina di origine controllata..

"personalmente mangio la frutta solo se me la sbuccia la mamy <3..eh?? - se qualcuno a pavia vuole venire a pelarmi la mela è il benvenuto..anzi dirò di +..personalmente credo che la mamy la sbucci meglio dei signori dell esselunga!!! le porzioni già confezionate...bleee.. - un giorno, se mai avrò 1 figlio, per forza di cose sarò io a sbucciarla alla creatura baby mignon - mica che poi mi va in avitaminosi e mi si storpia..gira voce che la frutta faccia bene!! - fatto sta,sono certa, che quando ci sarà occasione, quando sarò a pranzo dalla mamy, beh prenderò la mela, prenderò un coltello e dopo un bacino coccoloso dirò: mamy, me la peli??!!! <3 <3 .."

t'è capì???
ciau.. chiara!!
ora sei ufficilamente ai miei piedi! ti vedo!muahahha.. <3

Lorenzo ha detto...

L'importante è non scordare
di essere vecchi bambini
e indossare d'estate
i pantaloni corti
quelli che non lo fanno son già morti

Mad ha detto...

brava chiara, stai facendo giusto, anzio giustissimo, soprattutto perchè mi fai respirare!
ammetto che un pò si, la seconda parte è legata al discoso delle tette rifatte che abbiamo fatto l'altra sera (voto per farsi anche il chirurgo plastico).
per il resto sono perfettamente d'accordo con te, soprattutto che l'amore è forse la cosa che ci rende più indifesi bisognosi da attenzioni del mondo... basta vedere la mia assenza di respiro di questi giorni!! :)
cmq anch'io mi faccio sbucciare la frutta dalla mamma, il problema è che non voglio diventare io quella che la sbuccia a qualcuno! :)