...comunque ballando...
rileggendo il post dell'altra sera e soprattutto leggendo il commento mi sono venute in mente mille cose. Si viene e si va appunto. Pensavo a quante persone ho conosciuto nella vita, alcune erano solo di passaggio altre ci sono proprio entrate, qualcuna è uscita e qualcuna c'è ancora a chissà quante altre ne passeranno! Infondo ho solo 21 anni... cosa posso dire di aver fatto e visto?
Penso a questo pezzo di vita a Padova a tutto quello che mi è successo, a quanto sono cresciuta. Mi ricordo ancora il primo giorno di corsi del primo anno! Sono arrivata con mia mamma e a un certo punto mi ha lasciato davanti all'università. Così mi sono trovata sola in questo posto sconosciuto che non avevo mai visto prima in vita mia con in mano una valigia grigia e una cartina. Ero contenta, soddisfatta ma anche molto spaventata e disorientata. è stato molto bello arrivare a lezione (dopo aver sbagliato aula più volte) conoscere le prime persone... Jessica, Jacopo e altre e scoprire che tutti erano nella mia stessa situazione, che nessuno sapeva da che parte iniziare, che tutti stavano iniziando una vita nuova. Ed è così che è iniziato tutto! Ora, dopo quasi tre anni, sorrido davanti a tutto questo, sorrido davanti alla crisi del secondo anno che mi bloccava in casa, sorrido davanti alle discussioni, agli amori iniziati, finiti e continuati, sorrido davanti al mercoledì sera in piazza fino all'alba, alla terrazza della biblioteca, all'aula studio dell'ex fiat, agli spritz, agli esami fatti 3 o 4 volte, alle manie di ognuno di noi, alle notti passate insieme, alle paranoie e alle fissazioni. Sorrido davanti alla tazza per la colazione messa sul tavolo la sera prima, alle biciclette rubate, a lavarsi i denti in 4 alla volta, a dire alla mamma che questa sera sto a casa tranquilla e trovarsi alle 4 a una festa a casa di sconosciuti, sorrido davanti a tutto insomma. E proprio oggi che ho preso 18 in un esame del cavolo, mi rendo conto che ancora 5 esami e il mio triennio è finito.... e pensare che mi sembra ieri quando fermavo la gente per strada per chiedere indicazioni...
rileggendo il post dell'altra sera e soprattutto leggendo il commento mi sono venute in mente mille cose. Si viene e si va appunto. Pensavo a quante persone ho conosciuto nella vita, alcune erano solo di passaggio altre ci sono proprio entrate, qualcuna è uscita e qualcuna c'è ancora a chissà quante altre ne passeranno! Infondo ho solo 21 anni... cosa posso dire di aver fatto e visto?
Penso a questo pezzo di vita a Padova a tutto quello che mi è successo, a quanto sono cresciuta. Mi ricordo ancora il primo giorno di corsi del primo anno! Sono arrivata con mia mamma e a un certo punto mi ha lasciato davanti all'università. Così mi sono trovata sola in questo posto sconosciuto che non avevo mai visto prima in vita mia con in mano una valigia grigia e una cartina. Ero contenta, soddisfatta ma anche molto spaventata e disorientata. è stato molto bello arrivare a lezione (dopo aver sbagliato aula più volte) conoscere le prime persone... Jessica, Jacopo e altre e scoprire che tutti erano nella mia stessa situazione, che nessuno sapeva da che parte iniziare, che tutti stavano iniziando una vita nuova. Ed è così che è iniziato tutto! Ora, dopo quasi tre anni, sorrido davanti a tutto questo, sorrido davanti alla crisi del secondo anno che mi bloccava in casa, sorrido davanti alle discussioni, agli amori iniziati, finiti e continuati, sorrido davanti al mercoledì sera in piazza fino all'alba, alla terrazza della biblioteca, all'aula studio dell'ex fiat, agli spritz, agli esami fatti 3 o 4 volte, alle manie di ognuno di noi, alle notti passate insieme, alle paranoie e alle fissazioni. Sorrido davanti alla tazza per la colazione messa sul tavolo la sera prima, alle biciclette rubate, a lavarsi i denti in 4 alla volta, a dire alla mamma che questa sera sto a casa tranquilla e trovarsi alle 4 a una festa a casa di sconosciuti, sorrido davanti a tutto insomma. E proprio oggi che ho preso 18 in un esame del cavolo, mi rendo conto che ancora 5 esami e il mio triennio è finito.... e pensare che mi sembra ieri quando fermavo la gente per strada per chiedere indicazioni...
2 commenti:
... :)
Anche io avevo scritto un post simile, a suo tempo.
Essì, ti capisco. Mi sa che è il dramma di noi poveri studenti fuorisede: ce la faremo, quando sarà ora, a lasciare la nostra città "adottiva" senza troppe lacrime e senza troppa nostalgia?
Non so mica...
...mmm bella domanda! Temo di no :)
Ma sono sicura che se quelli che si sono creati sono rapporti sinceri andranno avanti per tutta la vita..
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