venerdì 24 settembre 2010

La pallavolo ed io

Gioco a pallavolo più o meno da quando ho 13 anni. Non ne avevo molta voglia, da piccola preferivo il basket e volevo giocare in una squadra di basket femminile. Ai quei tempi Pavia non era dotata di tale lusso, anzi, al dire il vero una squadra c'era ma giocava tipo in seria A quindi non faceva proprio il caso mio. Mi sono trovata così a giocare a pallavolo in un palazzetto vicino a casa mia. La palestra era piccola e sporca e l'allenatrice avrà avuto 20 anni. Dopo qualche tempo ho iniziato ad integrarmi nel gruppo e a fare le prime amicizie. Non ho più lasciato questo sport. Ero una bambina alta, decisamente più alta rispetto alla media, e tutti gli allenatori avevano grandi aspettative nei miei confronti. Niente da fare, non sono mai diventata una star e mai lo diventerò. Negli anni ovviamente sono migliorata, l'apice direi che l'ho toccato l'anno scorso, non penso di poter migliorare ancora ma cerco almeno di mantenere la media. Nel gli anni ho cambiato diverse squadre ma gira e rigira, non vivendo io in una metropoli, le persone con cui mi sono trovata in squadra sono sempre state le stesse. Ora la pallavolo mi piace, mi piace lo sport di squadra e l'atmosfera. E' incredibile come durante una partita, nei momenti in cui si è proprio una squadra, sparisce ogni forma di astio, spariscono le questioni quotidiane: si è solo 6 ragazze con un unico obiettivo comune. Più volte mi è capitato di giocare con persone che nella vita "reale" non sopportavo, addirittura con qualcuno che mi ha creato dei problemi, ma quando si è li, in quei 54 metri quadrati, non esiste più niente, ci si sorride, ci si dà il 5 e ci si sostiene. Finita la partita ognuno va per la sua strada, non serve essere amiche.
Ieri ero ad allenamento e guardavo la palla che volteggiava sopra la mia testa e poi guardavo il movimento delle mie mani mentre la toccavo. Ho fissato il tutto per un po' e mi sono innamorata, non per la prima volta, del movimento che fanno le dita quando si palleggia, è un movimento quasi impercettibile, velocissimo, bellissimo. Dall'esterno credo non si noti; io vi consiglio, se mai vi capiterà di vedere una partita di pallavolo, di stare attenti alle mani della palleggiatrice, sono magiche.
Andare ad allenarmi mi migliora una giornata iniziata male, mi permette di sfogarmi. Mi piace il gruppo, mi piace il casino, mi piace il battito di mani, mi piace l'idea di essere in 6 ma in realtà di essere un'unica cosa.


Per ascoltare il podcast della trasmissione Iosonoqui, Radio24, in cui Matteo Caccia legge un nostro post, clicca QUI. Per rileggere quel post, invece, clicca QUA.

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