martedì 26 aprile 2011

Cessi pubblici e poesia

Mi chiedevo qualche giorno fa se un po' fosse passata quella moda tutta anni '90 di scrivere cose demenziali nei bagni pubblici. Ho sempre ritenuto questa strana usanza una cosa senza senso, tipo gli smanicati o i mini-CD per intenderci. 
Mi domandavo se fosse ancora un passatempo diffuso proprio mentre mi trovavo dentro al bagno della mia facoltà, dove nel bel mezzo di una porta rovinata e un po' scrostata compare una scritta di notevoli dimensioni che invita a chiamare tale Giulia -esperta di pompini- e fornisce anche il relativo numero.
Sarò strano, ma rimango sempre impressionato da quella parte di umanità che prende in mano un pennarello, una penna o (ancora meglio) un taglierino e decide di lasciare il suo pensiero, la sua dedica, o un insulto sulle porte o sulle pareti dei bagni pubblici. E' proprio un fenomeno che mi stupisce, che mi sorprende, di cui vorrei capire le motivazioni psicologiche: che cosa spinge te, persona per altri versi normale, magari addirittura a chinarti all'interno di uno sporchissimo bagno, dove centinaia di persone al giorno fanno ciò che si fa in un bagno, e a lasciare un segno del tuo passaggio?
I posti migliori sono gli autogrill e i bagni pubblici all'interno di parchi o giardini comunali. Lì si trova davvero di tutto: mediamente, l'autore è un(a) ragazzino(/a) adolescente, ma purtroppo il fenomeno va molto al di là di questa specifica nicchia. Analizzando le scritte si può trovare di tutto, ma gli argomenti più ricorrenti sono:
  1. pubblicità di uomini o donne particolarmente abili in certe pratiche sessuali (spesso, spero, a opera di simpatici amici degli interessati);
  2. prese di posizione storico-musicali di vario livello (il punk è/non è morto, Morandi mangia la merda, Lennon suca, e simili);
  3. dichiarazioni d'amore o di odio verso uomini/donne/ex (tipo quella incisa sulla porta del bagno di un albergo di Firenze: Michael ti lovvo abbestia);
  4. bande di amichetti con soprannomi imprestati da tremetrisoprailcielo&simili che si promettono amicizia 4ever; ma soprattutto...
  5. ...vere e proprie storie caratterizzate da botta e risposta di diversi partecipanti alla discussione, collegati tra loro da improbabili diagrammi di flusso che possono occupare anche tutta una parete, tipo "Max sei troppo fiko" --> "sì però è stronzo" --> "ma come ti permetti brutta zoccola è il mio migliore amico!?" --> "sarò zoccola ma lui è stronzo" --> "e ce l'ha piccolo".
Pura poesia.

6 commenti:

Ilaria ha detto...

hai fatto un quadro perfetto :) a me viene da ridere ogni volta che leggo queste frasi (la mia fonte principale sono i bagni della Statale di Milano), anche se alcune frasi sono anche inquietanti! Le mie preferite sono le prese di posizioni sulla politica..

Guchi chan ha detto...

ahahahah!!!! pensa che io delle volte le fotografo le scritte!

Alè ha detto...

@ila: hai ragione! mi ero dimenticato la sezione politica... :)

Alè ha detto...

@guchi: pubblica un po' di foto allora!

Vegas ha detto...

Ciao, volevo sapere come entrare a far parte della pagina facebook, blogger italiani. questo è il mio blog:
http://pocketfilmblog.blogspot.com/
fammi sapere ciao

Alè ha detto...

ciao Vegas!
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