giovedì 9 aprile 2009

TERREMOTO IN ABRUZZO: QUASI 300 MORTI

Non scrivo niente sulla tragedia, per evitare di cadere inutilmente nella banalità. Non scrivo niente neanche sulla demenza dei giornalisti, perché ormai ho perso le speranze. E nemmeno scrivo niente sul fatto che fosse prevedibile o meno, perché ormai si è un po' stufi di sentire le stesse storie ogni volta.
Scrivo qualcosa solo in relazione a tutti quei palazzi nuovissimi che sono finiti in macerie ancor più che i centri storici di 500 anni fa. Scrivo qualcosa anche solo per dire che io, se fossi tra gli ingegneri o tra i geometri o tra i responsabili delle imprese edili che, tanto per fare un esempio, hanno progettato e costruito l'ospedale-modello dell'Aquila... cazzo se fossi uno di loro mi sentirei un po' una merda, mi sentirei in dovere di parlare a tutti i telegiornali piangendo in ginocchio e chiedendo scusa a tutti quelli che hanno perso la vita, a tutti quelli che hanno perso amici, mariti, mogli, fidanzati, parenti.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

cavoli che poeta... ma nn avrai esagerato con nn dico questo nn dico quest'altro???
cmq bravo...

Anonimo ha detto...

lo sapete il vostro blog è molto bello... e anche le parole che avete usato!!!
Continuate così!!!