Il post sui libri dell'estate è uno di quegli elementi immancabili in un blog, tipo il servizio sull'afa nelle città al TG o la dichiarazione dei dirigenti juventini che Del Piero è il miglior acquisto dell'anno (non si sono accorti che gioca lì da 18 anni?).
Anche io negli ultimi giorni mi sono posto il problema di che cosa leggere in vacanza: ho provato a risolvere il problema girando senza meta in un paio di librerie ma non ho ottenuto nessun risultato. Ho anche provato a guardare i libri in vendita all'Esselunga, che è un po' tipo i Duty free degli aereoporti: ti mettono lì il libro che non ti fa sfigurare sotto l'ombrellone.
Infatti, se negli ultimi anni è un po' decaduta la moda del tormentone musicale, essa in qualche modo è stata sostituita dal suo equivalente letterario: e allora c'è stata l'estate di quel romanzo di Faletti, con la copertina riflettente e fastidiosa (blu metallizzato, forse?), poi o appena prima (chi se lo ricorda!) c'era Il codice Da Vinci, e poi L'eleganza del riccio, e forse l'anno scorso La solitudine dei numeri primi e di sicuro c'è stato anche qualcos'altro che adesso mi sfugge.
Generalmente ho sempre una certa avversione verso questo genere di libri, ma è anche successo che per caso trovassi su una spiaggia delle Maldive uno dei libri di cui sopra, e in quei casi cosa fai?
La mia fidanzata si porta a casa tutti i gatti abbandonati e randagi che trova in giro. Io mi porto a casa i libri randagi.
Quest'estate, invece, ero decisissimo a non perdermi il libro-che-tutti-leggono, ma non ho ancora capito quale sarà!
Meglio non saperlo? Altri consigli?
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