lunedì 22 novembre 2010

Mani

Le mani delle persone possono essere più espressive della loro faccia. Ognuno di noi ne ha due e le usa ininterrotamente. Mentre scrivo guardo le mie mani scorrere veloci sulla tastiera. Non ho delle mani molto belle, non sono nemmeno brutte, direi che sono un po' buffe, non sono molto affusolate e le unghie non sono molto curate. A volte mi metto, o meglio mi faccio mettere, lo smalto e immediatamente mi sembrano più belle e più in ordine. Mi fa sentire anche un po' più donna. Di inverno si screpolano e devo riempirle di crema idratante. Quando fa freddo le unghie mi diventano blu e le dita bianche, è solo un piccolo problema di circolazione periferica, nulla di grave. A volte mi mangio le unghie, a volte le scarabocchio, quando sono agitata sono gelide e sudate. Quello che invece amo sono le mani degli uomini, le mani di certi uomini. Amo le mani grandi e nodose, mi piacciono quelle che hanno il pollice con le articolazioni molto evidenti. Mi piace farmi stringere la mano da una mano più grande e più forte. Quando la sera mi sto addormentando farmi accarezzare da quelle mani così grandi e resistenti mi fa sentire bene, mi fa sentire protetta. Le mani che si intrecciano, le mani che si sfiorano, le mani che si stringono, le mani che pregano, le mani che cucinano, le mani che suonano.
Le mani possono fare qualsiasi cosa, possono esprimere qualsiasi cosa.Le mani sanno indicare l'amore e l'odio. Mani che tirano una sberla, mani che si stringono a pugno, mani che fanno gestacci, mani che graffiano, mani che sdegnano, mani che si tirano indietro.
Da piccola facevo il gioco delle ombre, sapevo fare giusto 3 o 4 animali, non un granchè, ma mi sembravano magici. Delle semplici dita che si muovono tra loro possono diventare un cane, un coniglio, una farfalla, un' aquila...Le mani ci mettono in contatto con il mondo, ce lo fanno esplorare e conoscere. Le mani sono la prima cosa che ci unisce a una persona, quando un bambino nasce lo si tiene subito tra le mani, quando una persona sta male gli si stringe la mano. Mani che presentano, mani che salutano, mani che danno il benvenuto, mani che segnano la svolta, mani che si nascondono.
Guadate le vostre mani e provate a pensare a tutte le cose che hanno fatto, a tutto quello che sanno fare e a tutto quello che invece non hanno mai fatto ma che potrebbero imparare a fare.
Guardatele e provate a pensare che possono fare davvero qualsiasi cosa.

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