giovedì 26 febbraio 2009

21 anni

A 15 anni mi dicevano che a 18 sarei diventata grande. A 18 anni mi dicevano che a 20 sarei diventata grande. Ora che ne ho 21 mi trattano come se ne avessi 15. C'è qualcosa che non mi quadra in questa sequenza cronologica. Quando diventerò davvero grande? Quando sarò una persona davvero indipendente? Ora so solo che a 21 anni mi viene ancora chiesto cosa ho fatto a scuola (che poi sarebbe università...), dove sono stata, con chi ero, cosa ho fatto, se ho bevuto e cose simili. A 21 anni mi vengono ancora fatte raccomandazioni sull'uso del cellulare, sulla pulizia della casa, su come chiudere porte e finestre, sul non andare in giro da sola. A 21 anni c'è ancora qualcuno che sa meglio di me come e dove si svolgeranno le mie ore, che scandisce le mie giornate, che decide che non posso stare a letto oltre una certa ora, che decide quando sono stanca e quando devo essere attiva. A 21 anni devo fare squilli quando sono in macchina e arrivo da qualche parte, anche distante 2 minuti. A 21 anni fatico ad avere del tempo mio, solo mio, fatico a stare in camera mia da sola per più di un quarto d'ora, a meno che io non debba studiare.
Penso però di essere abbastanza brava perché a 21 anni non sono ancora impazzita... o forse non sono ancora impazzita del tutto. Sono stata abbastanza brava perché in alcuni momenti ho saputo dire basta e prendere le mie decisioni. Sono stata abbastanza brava perché ho una mia visione del mondo e delle cose, perché so amare e farmi amare. Sono abbastanza brava perché, dentro di me, ho quasi tutto lo spazio che mi serve per vivere.
Ora mi metto a letto ascoltando nel mio i-pod "chissà se in cielo passano gli who", come faccio sempre le volte in cui devo addormentarmi da sola. Quindi: buonanotte a chi la sa godere, a chi ha bisogno di star male e a chi sogna un po' più forte quando è sveglio.

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