mercoledì 25 febbraio 2009

Collezione di sabbia

Qualche volta nella mia vita mi è capitato di raccogliere la sabbia o i sassi delle spiagge in cui sono stata. Queste volte a dire il vero sono molto poche, tre, forse quattro non di più. Ho raccolto la sabbia in delle bottigliette di plastica dell'acqua minerale, mentre i sassi li infilavo nello zaino e poi ci scrivevo data e luogo.
In questi giorni ho preso in mano un libro di Calvino, "Collezione di sabbia", e così mi sono venute in mente le mie manciate raccolte qua e la. Il libro, in un racconto, parla di questa collezionista di sabbia che possiede ampolle contenenti sabbia di quasi qualsiasi posto del mondo. Alla fine però riflette sul significato di quei pezzi di terra sostenendo che non hanno alcun valore al di fuori del loro habitat naturale. Insomma: "Che cos'è della sabbia se non c'è il mare a bagnarla e gli alberi ad ombreggiarla? ".
Leggendo queste righe io invece mi sono immaginata un altro finale. Secondo me sarebbe stato molto carino se lei alla fine avesse deciso di ridare un senso a quelle ampolle piene di terra e di riportare, un po' alla volta, ogni tipo di sabbia alla rispettiva spiaggia di provenienza.

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