giovedì 23 luglio 2009

Un' epoca della mia vita

Un ' epoca della mia vita è finita, un po' avevo già iniziato a capirlo qualche settimana fa, il 6 luglio di preciso. Il mio ex coinquilino si è laureato. La nostra storia è divertente. Ho visto David per la prima volta un giorno di metà settembre del 2006, eravamo nella stessa aula a fare il test di ammissione. C'erano una marea di studenti fuori ad aspettare, io ho notato lui, vestito in modo un po' particolare, pettinato con un strano ciuffo e con la faccia rossissima ( con gli anni ho imparato a capire che il rossore era segno di tensione); è stato chiamato appena prima di me e il suo nome, anche questo un po' particolare, mi è rimasto subito impresso. La settimana successiva, quando sono uscite le graduatorie ecco comparire il suo nome, anche questa volta appena prima del mio, eravamo passati entrambi, entrambi nello stesso corso. Un mese dopo le lezioni iniziano ed eccolo li, di sicuro non passa inosservato! Diventiamo amici, non mi ricordo come è successo e poi improvvisamente a metà del primo anno mi ritrovo a vivere con lui. Quante cazzate sono passate per quelle stanze, quanta gente, quante litigate...quanto. E poi ovviamente ci siamo laureati insieme...e ovviamente lui il giorno prima e io appena dopo.E così il luglio dopo la sua laurea mi sono a trovata a guidare la sua macchina per una Padova quasi deserta. Accanto a me Dani e Giuli, abbastanza brille. Io non potevo bere, il giorno dopo mi sarei laureata, decisamente non potevo bere. E così abbiamo girato Padova, con la musica alta e tante canzoni da cantare. Siamo passate in Prato della Valle e mi sono resa conto di quanto è bella e grande quella piazza, mi sono venute in mente le serate che ci ho passato, le persone che ho conosciuto. E così girando ho rivisto tanti pezzettini degli ultimi tre anni. Mi è venuta una strana sensazione alla pancia: tutto stava finendo.Il giorno dopo mi sono laureata io e solo due giorni fa sono tornata a svuotare la mia casa: tutto era finito. È stato difficilissimo chiudermi quella porta alle spalle e lasciare le chiavi dentro, è stato difficile staccare le foto dalle pareti e portare via tutto quello che c'era di mio. Cosa ne sarà di me, o meglio di noi, ora. Ci rivedremo ancora, saremo ancora amici? Chissà. So solo che ora porto sulle spalle un'esperienza fantastica che forse non ho vissuto al 100% per svariati motivi ma che mi ha insegnato tantissimo e che voglio un po' più bene a tutti loro.

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