domenica 11 luglio 2010

IL SILENZIO, I BAVAGLI E LE SPIE SOVIETICHE

Come avrete potuto notare, anche questo blog ha partecipato al silenzio proposto dall'ordine dei giornalisti per protestare contro la cosiddetta "legge bavaglio".

Palle. Eravamo in vacanza con poca voglia di connetterci e aggiornare il blog.

Tra l'altro, trovo privo di senso questo sciopero della stampa: non informare la gente per un giorno per protestare contro una legge che lede il diritto a essere informati. Mi tengo i miei dubbi. Fortunato chi non ne ha, di dubbi: come Berlusconi che bello sicuro di sè ha chiesto ai suoi "promotori della libertà" (che poi, chi cazzo sono questi promotori della libertà? a me ogni volta che sento questa espressione viene in mente solo il faccione di Fraschini...) di "togliere il bavaglio che la stampa di sinistra ha messo alla verità". E' dall'altro ieri sera che sto cercando di capire che cosa significhi tutto ciò.
Purtroppo mi mancano degli elementi per capire quanto ci sia di vero: ma hanno scioperato anche i TG Mediaset? Perché in provincia di Bolzano, Alto Adige - Germania, si vede solo la Rai. Anche con il magico digitale terrestre. E' stata proprio una giornalista Rai, però, che l'altro giorno ci ha regalato uno splendido lapsus-old-school: "spie sovietiche". Come se d'un tratto si fossero cancellati vent'anni di storia: mi sono sentito giovanissimo.

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