sabato 13 novembre 2010

UN MONDO DIVERSO.

Tra quindici anni la Cina sarà il Paese più ricco del mondo, superando gli Stati Uniti d'America. Qualche anno più tardi, l'India diventerà il secondo Paese più ricco, superando anch'essa gli Stati Uniti. In altre parole, dopo 500 anni di dominio dell'Europa (e della sua propaggine nordamericana), il mondo sarà dominato da due grandi potenze asiatiche.
Tutto ciò che conosciamo oggi, andrà visto in un'ottica diversa. La distinzione tra Nazioni ricche e Nazioni povere non avrà più la connotazione che ha oggi. L'Italia nel 2050, come potenza economica e industriale, sarà stata superata da almeno una dozzina di Paesi emergenti: Brasile, Russia, ma anche Egitto, Messico e probabilmente addirittura Vietnam e Bangladesh, per citarne alcuni.

Il mondo in cui oggi viviamo, ma soprattutto il mondo in cui hanno vissuto i nostri genitori, non esisterà più. Che cosa ci sarà al suo posto? Chi detterà legge, chi combatterà guerre ingiuste per aumentare i profitti delle sue multinazionali, e che cosa cercheranno? Petrolio, idrogeno, oro, acqua? E dove si morirà di fame, dove si girerà in Ferrari? Che ne sai, magari Montecarlo sarà un mezzo deserto sommerso dal mare e la periferia di Rio de Janeiro sarà piena di locali dove calciatori italiani andranno con le veline in vacanza a tirare cocaina. Magari la cocaina smetterà finalmente di essere di moda, tra vent'anni. Magari.
Sono proprio curioso.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

E' normale. La vita è evoluzione, i Paesi non sono statici e gli uomini, con le loro scelte, determinano i cambiamenti...

Alè ha detto...

è normale, hai assolutamente ragione!
ma la velocità dei cambiamenti di oggi non è paragonabile con il passato.

Anonimo ha detto...

Il capitale gira..il capitale è,a differenza nostra,diventato internazionale e va dove c'è forza lavoro da poter sfruttare.
Non vi è nessuna evoluzione,ma solo un ripetersi di eventi in luoghi differenti.
Concordo con l'autore dell'articolo,ci sarà un mondo diverso ma non sarà migliore e questo dipende proprio dall'immobilismo delle masse che scelgono sempre il meno peggio....e cadono nel nulla..
saluti e un abbraccio
Andrea