Capita di essere da solo a casa e dover occuparmi di problematiche quali il lavaggio dei miei vestiti. Capita poi che ieri sono andato a uno "schiuma-party", che in italiano si traduce più o meno con "quando-torni-a-casa-butti-via-i-vestiti". Ecco, tanto per fare un ultimo tentativo prima di portare tutto nel bidone della spazzatura, ho preso pantaloncini, camicia, calze e mutande che avevo su ieri sera e ho lanciato tutto in lavatrice: senza badare ai colori e senza neanche mettere uno di quei foglietti magici che quando li tiro fuori dai bucati random che faccio io non sono neri - di più.
Ecco adesso spieghiamo il titolo: quando la mia lavatrice ha finito il suo duro lavoro, inizia a emettere una serie di beep ripetuti, che tu dici la ignoro e prima o poi smetterà. E invece no: va avanti per ore e non c'è stanza della casa in cui non arrivi quel suono perforante.
Ecco io sono qui, in cucina, che scrivo un post ispirato al beep della lavatrice che continua a martellarmi i timpani, al posto di alzarmi, andare a spegnerla e stendere le tre cose che ci ho messo dentro.
E Bruno? Bruno è il mio cane, che se anche volessi alzarmi me lo impedirebbe, perché si è posizionato sotto al tavolo, stendendo i suoi 48 kg sopra i miei piedi, e non accenna minimanente a spostarsi.
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